Studi Ferraresi (30)

 

Pubblicato in:  Il piacere del testo. Saggi e studi per Albano Biondi, a cura di Adriano Prosperi, Roma, Bulzoni editore, 2001, pp. 447-466.

Nel giugno 1561 il nuovo duca di Ferrara Alfonso II d'Este si reca in visita alle città sottoposte alla sua signoria: Modena, Carpi, Reggio e Brescello, con tappe a Finale e Rubiera.  E' accompagnato da un enorme seguito di cortigiani e di persone di servizio che devono provvedere ai bisogni alimentari di ben 655 persone e 392 cavalli, oltre ai muli. Le città visitate offrono donativi alimentari di cui il documento pubblicato in appendice rende conto, insieme ai nominativi delle persone che compongono il seguito.

Pubblicato in L’Aquila Bianca. Studi di storia estense per Luciano Chiappini, a cura di Antonio Samaritani, Ranieri Varese, Ferrara, Corbo editore 2000,

pp. 229-282. (“Atti e memorie della Deputazione provinciale ferrarese di storia patria”, serie IV, vol. 17).

Nel primo anno in cui Alfonso II d'Este assume la carica di duca di Ferrara, Modena e Reggio numerosi ospiti illustri con il loro seguito, composto anche di centinaia di persone, giungono alla corte estense. Un mastro dei conti della Camera ducale tiene accurata nota di quanto serve per nutrire adeguatamente questa grande moltitudine in base al rango sociale a cui ciascuno appartiene.

Pubblicato in Cultura nell’età delle Legazioni. Atti del Convegno, Ferrara, marzo 2003, a cura di Franco Cazzola – Ranieri Varese, Casa editrice Le Lettere, Firenze 2005, pp. 201-231 (Quaderni degli Annali dell’Università di Ferrara, Sezione storia, 1) ISBN 88 7166 928 2.

I Lavorieri del Po erano un tributo in giornate lavorative e con l'impiego di animali da lavoro a difesa e riparazione degli argini del fiume e alla manutenzione degli scoli pubblici, Ad essi erano soggetti fin dal medioevo i contadini e i braccianti del ferrarese. Dopo la regolamentazione data da Alfonso II d'Este nel 1580 fin dai primi del '600, sotto la nuova amministrazione pontificia  si susseguono tentativi di riforma del sistema di esazione fino alla conversione in prestazioni monetarie alla metà del '600. Ma l'ampia fascia di esenzioni e di privilegi renderà difficile il buon funzionamento del sistema, fino alla riforma del Cardinale legato Francesco Carafa che riuscirà  nell'ultimo quarto del '700 ad imporre un catasto geometrico-particellare dei terreni soggetti alla contribuzione dei Lavorieri.

Sulla base di un elenco dei cittadini sottoposti ad estimo nel 1576 sono riportati i dati sulla distribuzione dei possessi fondiari nel vasto distretto del Comune di Ferrara, distintamente per le  "guardie" in cui restava suddiviso il Polesine di San Giorgio, per villaggi e per qualità delle colture (arativo arborato e vitato, arativo nudo, prato), ossia per le qualità di terreni che pagavano l'estimo. Oltre il 53% degli estimati apparteneva a categorie non nobili, ossia borghesia urbana, artigiani, professionisti, ecc. 

 Pubblicato in Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Comune di Comacchio, Un museo a Comacchio. Studi di autori vari e progetto, Bologna, Nuova Alfa editoriale, 1989 , pp. 91-108 [dicembre 1989].

 

Pubblicato in La terra vecchia. Contributi per una storia del mondo agricolo ferrarese, a cura di Violetta Ferrioli e Roberto Roda, Firenze, La Casa Usher, 1989, pp. 1-20

Sabato, 19 Maggio 2012 22:35

Economia e società, XIX-XX secolo

pubblicato in , in Storia illustrata di Ferrara, a cura di Francesca Bocchi, Repubblica di San Marino, Aiep Editore, 1988, vol. III, fasc. 49, pp. 769-784 (nov. 1988).

Sabato, 19 Maggio 2012 22:21

La bonifica

 

Pubblicato , in Storia illustrata di Ferrara, a cura di Francesca Bocchi, Repubblica di San Marino, AIEP editore, 1988, vol. III, pp. 689-704

Martedì, 15 Maggio 2012 20:42

Economia e società, XVI-XVIII secolo,

 Pubblicato in Storia illustrata di Ferrara, a cura di Francesca Bocchi, Repubblica di S. Marino, AIEP editore, 1988, vol. II, pp. 513-528.

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