Pubblicato in Atlante di Schifanoia, a cura di Ranieri Varese, Modena, Panini, 1989, pp. 201-210.
Nel grande ciclo di affreschi voluto da Borso d'Este, primo duca di Ferrara, per la sua residenza di svago in città, compaiono numerose immagini della campagna circostante e di contadini al lavoro, in lode del buon governo di Borso. Questo paesaggio si presenta a volte immaginario e ricco di allegorie, ma ad un attento esame emergono numerosi aspetti della vita contadina del '400 che il saggio si propone di di porre in evidenza. Una campagna reale affianca così la campagna ideale ricca di riferimenti simbolici, mitologici ed astrologici di cui è piena questa residenza, che è stata definita come casa del tempo