Contributo pubblicato in Studi sull'agricoltura italiana. Società rurale e modernizzazione, a cura di Pier Paolo d'Attorre e Alberto De Bernardi, «Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli», anno ventinovesimo 1993, pp. 299-313.
Il saggio affronta il problema del ruolo esercitato dall'agricoltura nella creazione del capitale che fece da supporto all'industrializzazione. Nelle quattro regioni che si affacciano al corso del Po (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) si è andata concentrando nel XX secolo una parte consistente della produzione agricola nazionale: un terzo del frumento, il 70% del mais, quasi il 100% del riso, due terzi della barbabietola da zucchero, un terzo della produzione di uva, un quarto di quella di pomodoro, ecc. In queste quattro regioni si concentravano inoltre, nel 1981, due terzi dei bovini e il 70% dei suini. Ma va anche considerato che in quelle quattro regioni era prodotto il 46% del valore aggiunto nazionale al costo dei fattori.
Questi dati offrono lo spunto per considerare le relazioni che uniscono il forte ruolo svolto dall'agricoltura padana sullo sviluppo complessivo italiano e sui fenomeni del dualismo economico, sui rapporti fra agricoltura e mercato, su strutture fondiarie e impatto ambientale della concentrazione produttiva.