Intervento nel volume Archivi territori poteri signorili in area Estense (Secc. XVI-XVIII), a cura di Euride Fregni, Roma, Bulzoni editore, 1999, pp. 169-188.
Una parte della pianura padana conosce nella prima età moderna la presenza di piccoli e medi poteri signorili che vantano diritti sull'uso delle acque per usi irrigui, civili, navigabili. Ma l'acqua è elemento che mal sopporta confini, considerando la sua legge fondamentale: i terreni a giacitura superiore devono scaricare le acque su quelli a livello inferiore. Questi ultimi dovranno regolare il deflusso dell'acqua di regola richiudendolo tra argini e meccanismi di regolazione (chiaviche, sfioratori ecc.). Questa legge si scontra spesso con i poteri vantati da comunità e signori locali.